Il Nostro Centro Medico Ambra
Ed eccoci ad un punto molto difficile da superare dirvi chi siamo e cosa facciamo. “Il nostro gene della salute” girando per il web ha trovato vari modi per presentare un Centro Medico e se dovesse prendere a prestito le belle parole di tanti centri o poliambulatori potrebbe scrivere:”Nel Centro Medico Ambra si ascolta, si capisce e si prendono in carico i bisogni di salute di tutti.
Offre servizi di alta qualità, accessibili e diffusi, nel rispetto dei tempi dei suoi utenti.
I suoi specialisti indagano e intervengono sulle cause di malesseri e malattie per proporre soluzioni efficaci e integrate.
Centro Medico Ambra rende eccezionale l’esperienza di ogni utente creando fiducia, consapevolezza, salute e benessere. Un’esperienza che diventa incontro.”
Rende l’esperienza dell’incontro eccezionale
“Ogni incontro è un’esperienza eccezionale, ma quello che più conta è che ogni operatore sanitario possa e sappia guidare.In cosa consiste il guidare e cos’è il caretaking ? Mentre gli studi e le ricerche in campo medico-sanitario-sociale e antropologico evolvono... Il processo del “guidare” consiste nell’aiutare una o più persone a muoversi nella giusta direzione sul percorso che porta da uno stato presente ad uno stato desiderato: il benessere psicofisico.
Il nostro piccolo “gene della salute” ci fornisce una visione più ampia della moderna medicina.
All’interno del Centro ci sono varie figure professionali che si integrano tra loro e lo scopo della terapia che concertano insieme è di aiutare l’individuo a recuperare la piena potenzialità del proprio essere.
La nostra mission è La vita buona nella società attiva
Viene proposto un nuovo modello di welfare – il welfare delle opportunità e delle responsabilità
Eh sì!!! è ora di cambiare, cambiare il modo di fare medicina, lo diciamo spesso ma non lo facciamo mai. Il nostro “gene della salute” ci porta a ragionare che oggi, non è più possibile né utile distribuire ai cittadini beni e servizi in forma assistenziale e paternalistica, ma è tuttavia necessario saper individuare i bisogni e le modalità appropriate per rispondervi, tenendo sempre presente il bene comune
Eh sì!!! è ora di cambiare, cambiare il modo di fare medicina, lo diciamo spesso ma non lo facciamo mai. Il nostro “gene della salute” ci porta a ragionare che oggi, non è più possibile né utile distribuire ai cittadini beni e servizi in forma assistenziale e paternalistica, ma è tuttavia necessario saper individuare i bisogni e le modalità appropriate per rispondervi, tenendo sempre presente il bene comune
A tali fine, viene proposto un nuovo modello di welfare –il welfare delle opportunità e delle responsabilità – il quale, nel privilegiare una visione multidisciplinare, organica ed integrata dei servizi rivolti alla persona, ne affronta in ottica sistemica gli aspetti di sostenibilità, soprattutto in chiave prospettica, delineando nuovi principi ispiratori e possibili linee di azione. Il welfare delle opportunità e delle responsabilità si rivolge alla persona nella sua integralità, interviene in anticipo, con un’offerta personalizzata e differenziata, rispetto al formarsi del bisogno, e sa stimolare comportamenti e stili di vita responsabili.
Nel nuovo modello proposto, la salute non identifica più semplicemente la cura della malattia ma, prima ancora, la promozione del benessere e lo sviluppo delle capacità personali, tenendo conto delle differenti condizioni di ciascuno. Ne consegue uno spostamento del focus dalla fase acuta alla prevenzione primaria e secondaria, alla promozione di corretti stili di vita, ai rapporti tra salute, sicurezza, ambiente di vita e di lavoro. Ciò pone altresì in evidenza il ruolo strategico della medicina generale, quale “collettore” di tutte le energie e risorse presenti sul territorio, chiamata, per dar vita ad un sicuro e stabile riferimento per il paziente e per tutte le attività socio-sanitarie che lo riguardano.
Nel nuovo modello proposto, la salute non identifica più semplicemente la cura della malattia ma, prima ancora, la promozione del benessere e lo sviluppo delle capacità personali, tenendo conto delle differenti condizioni di ciascuno. Ne consegue uno spostamento del focus dalla fase acuta alla prevenzione primaria e secondaria, alla promozione di corretti stili di vita, ai rapporti tra salute, sicurezza, ambiente di vita e di lavoro. Ciò pone altresì in evidenza il ruolo strategico della medicina generale, quale “collettore” di tutte le energie e risorse presenti sul territorio, chiamata, per dar vita ad un sicuro e stabile riferimento per il paziente e per tutte le attività socio-sanitarie che lo riguardano.
Capito i concetti? A volte sembra che stiamo scoprendo un mondo futuro della nostra salute: fantastico usando parole come welfare, opportunità, responsabilità del proprio benessere.
Ebbene il nostro “gene della salute” girellando in biblioteca ha scoperto che tutto questo sconvolgimento nel campo della medicina , unitamente ad una oggettiva consapevolezza di sé e di come si possa scoprire in modo semplice e autentico il sentirsi in totale armonia con se stessi gli altri e la natura, non sono idee nuove.
E allora mi rivolgo ai miei 15 lettori ,ritroviamo tracce di questi nuovi pensieri in alcuni scritti di Ildegarda di Bingen una suora nata nel 1098 nell’Assia Renana che svolse una ricca attività di scrittrice, pur non avendo una formazione né scolastica né accademica, promuoveva una salute in gran parte allo stile di vita, all’alimentazione, all’essere se stessi, all’ascolto da parte degli operatori sanitari che lavorano lungo questo percorso. Dall’inizio della creazione in poi i geni hanno trasmesso il loro immutabile messaggio da una generazione all’altra. Questi messaggi contengono informazioni sulla capacità rigenerativa,sulla crescita e la fertilità dell’uomo e anche sulla guarigione delle malattie. Quindi quel che può guarire è nascosto in ognuno di noi-.
E allora mi rivolgo ai miei 15 lettori ,ritroviamo tracce di questi nuovi pensieri in alcuni scritti di Ildegarda di Bingen una suora nata nel 1098 nell’Assia Renana che svolse una ricca attività di scrittrice, pur non avendo una formazione né scolastica né accademica, promuoveva una salute in gran parte allo stile di vita, all’alimentazione, all’essere se stessi, all’ascolto da parte degli operatori sanitari che lavorano lungo questo percorso. Dall’inizio della creazione in poi i geni hanno trasmesso il loro immutabile messaggio da una generazione all’altra. Questi messaggi contengono informazioni sulla capacità rigenerativa,sulla crescita e la fertilità dell’uomo e anche sulla guarigione delle malattie. Quindi quel che può guarire è nascosto in ognuno di noi-.